Ci sono luoghi, che non importa se conosci, se ci sei stato, se ne hai sentito parlare, se ci sono mille se a condurti lì, perché ci sono strade che percorri al di là della logica e senza che tu lo sappia, perché lo senti dentro che anche lì c'è un pezzetto di casa.
Non ci sono motivi apparenti, perché non te lo spieghi con la logica dei fatti ma con un sentire condiviso, con una somiglianza di intenti, di sforzi, magari anche di strappi, che ti conduce dentro a una storia di passione e di amore per il proprio mestiere.
Per tutti questi motivi che per i più, capisco, difficilmente possono sembrare tali, io qui a Borgo Grondaie, a una manciata di chilometri dal centro storico di una tra le più affascinanti città d'arte italiane, mi sento a casa perché mi sento accolta, "vista" e con me la mia storia, quel miscuglio di eventi che fanno di me la persona (stropicciata) che sono. Di questo si tratta nel fare accoglienza. Certamente, se a corredo di ciò, come qui a Siena, trovo pure un ambiente gradevole, camere confortevoli e un bel giardino, tanto meglio ma accogliere per me è prendersi cura, vedere il prossimo, avere un approccio empatico con chi ci sta di fronte, ovvero immaginare le sue esigenze e cercare di assecondarle con un naturale spirito di benevolenza trasmettendo amore per il luogo nel quale ci troviamo perché tutte le storie che viviamo sono contestualizzate.
Amina, il cui nome da sempre mi ha affascinato perché basta giocarci un pò per ritrovarsi tra le labbra la parola anima, comunica il suo amore per Borgo Grondaie e una mal celata stima per la gestione di Gaia (al punto che, arrivando, mi son chiesta se fossero sorelle) ha aperto la porta del mio primo giorno a Borgo Grondaie all'insegna degli incontri fortuiti.
A coronamento di un bell'arrivo a Siena con tanto di aperitivo in Piazza del Campo e cena tipica per le vie del centro, un insperato giro serale con Barbara, uno dei tanti affetti che il lavoro all'Hotel Cernia mi ha regalato nel tempo, per una piccola anteprima di quelli che saranno gli spazi di Siena che oggi con calma andrò a vedere.
Niente di meglio per una lovetrotter come me, iniziare il mio intinerario senese attraverso gli occhi e la passione di chi la città la vive, la ama e ha il piacere di condividerla con chi passa di qui.
Il tag di questa prima serata è: #peoplefirst.... avevate dubbi?
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