giovedì 21 febbraio 2013

Cashmerecolcuore su un'isola





Quest'isola è pazzesca. Non finisci di scoprirla e di scovare negli angoli più impensati, persone follemente innamorate di Lei che lavorano con grande dedizione, creano con insaziabile fantasia ed estro, conducono una vita lontana dai riflettori ma intensamente dedicata al "fare con amore". Io credo alla magia dei luoghi. Penso cioè che non è vero che tutti i luoghi sono uguali anche se, a livello macroscopico, le dinamiche sociali si somigliano. Noi siamo come piante: fioriamo e germogliamo più generosamente se collocate in un luogo con terreno fertile e buona esposizione. L'Elba è un terreno straordinario per la coltivazione dei talenti, per il fiorire delle passioni nascoste perché regala ispirazione e struggimento attraverso i suoi paesaggi o l'alternarsi accentuato, quasi violento, delle stagioni e perché è isola. Sono convinta che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero abitare su un'isola, grande o piccola che sia. Su un'isola il confronto con il senso del limite è un quotidinao esercizio di consapevolezza che si affina attraverso una percezione di solitudine che tutto permea e che non è mancanza ma risorsa. L'isola insegna il valore del tempo che qua diventa liquido, quasi inconsistente: mentre le ore e i giorni sono scanditi dal correre delle nuvole o dal sospiro del vento, è il mare a decidere le nostre sorti e a renderci flessibili, perché quando è in collera chiude i collegamenti con la terra ferma, ci sputa in faccia il senso del limite. In un periodo in cui mi trovo con mia sorpresa a rinsaldare il mio amore per questo luogo a tratti aspro e crudo, nel suo essere vero, colleziono incontri folgoranti.
Marina Sala, la regina di quello che io definisco cashmerecolcuore, in realtà è un'amica da tempo ma solo oggi sono riuscita a entrare nel suo regno.


Entrare nel laboratorio di Marina, è stato un viaggio a ritroso nel tempo, in un'infanzia in cui esistevano ancora i laboratori artigianali, le maglierie, e mercerie piene di rocchetti  di filo colorato

  e le scatole piene di bottoni di ogni forma e misura, i manichini pieni di spilli con il metro da sarta a pendere da una spalla. E' stato emozionante respirare l'aria della passione per un mestiere e sottolineo mestiere, tramandato di madre in figlia che Marina ha saputo interpretare a suo modo, arricchendolo della sua creatività ed estro. Fin da subito mi è stato chiaro che stavamo parlando di una "chiamata" e non di un "lavoro". Ho capito cioè che Marina ha seguito le orme della madre per passione e che attorno a questo sentire si è cucita (è il caso di dirlo) un'esistenza fatta di amore per un'attività sartoriale artigianale coraggiosa, perchè nel periodo in cui tutti andavano verso l'omologazione industriale, lei ha scelto la strada del suo talento che come sempre accade fa rima con dedizione, cura e sacrificio.
Ho sempre apprezzato la sua creatività e il suo indiscusso buongusto, uniti alla scelta di filati di assoluta qualità ma mancava un tassello importante alla conoscenza del suo lavoro che è proprio il "dietro le quinte" del suo mestiere.



Penso infatti che i laboratori abbiano la capacità di parlare la lingua del cuore e della dedizione di chi si esprime "facendo" e che limitarsi a vedere il prodotto finito, nel pur suggestivo punto vendita, non renda giustizia allo sforzo completo.
Concludo con una piccola confessione: Marina non sa con quanta attenzione e gratitudine io osservassi le sue mani affusolate mentre mi parlava. Mi commuove ogni forma di condivisione, ogni occasione che le persone trovano per esprimere il proprio talento, la propria magica unicità e lei lo fa attraverso un uso consapevole ed esperto delle sue mani che, per questo, non ho smesso di ringraziare sottovoce mentre la ascoltavo.
Grazie Marina, che nel nome porti la tua vocazione isolana, grazie perché ci sei,   grazie perchè esprimi la tua ricca creatività su questo piccolo scoglio che molti conoscono per il sole e per il mare e che invece scopro ogni giorno di più, essere un vero e proprio scrigno di ricchezze e talenti umani.






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