mercoledì 28 novembre 2012

Tutto pronto (ma quando mai)

Accipicchia, un compleanno così intensamente denso di emozioni non mi era mai capitato!
Si perché oggi è la vigilia del Grande ed Atteso evento che unisce e riunisce persone, esperienze, sensibilità, aspettative e voglia di comunicare e li mette tutti alla Fortezza da Basso di Firenze per due giorni. L'occasione? L'evento dedicato al travel 2.0 più importante in Europa, meglio conosciuto come BTO, che quest'anno per me si veste di molteplici significati.

Infatti,  se l'Hotel Cernia è arrivato in finale ai Social Media Haward (il primo premio nazionale per le eccellenze in materia di comunicazione turistica) e domani avverrano le premiazioni alla presenza di Syusy Blady e Patrizio Roversi, il giorno dopo sono stata invitata a parlare di come e quanto i social media mi aiutino nel "metterci cuore" in quello che faccio. Mi propongo quindi di provare a spiegare come e perchè nei social io mi senta a casa, inserita in un contesto assolutamente normale, comodo e "quotidiano"; sullo sfondo dei miei ragionamenti,  tutti gli incontri e le esperienze "fondanti" di questi ultimi anni.
A proposito di magia e di incontri: guardate  questo video, girato praticamente nottetempo, da un gruppo di ragazzi  uniti dalla passione per quello che fanno e desiderosi di gridare al mondo intero che "WE LOVE AND TRUST BTO". Ah, come al solito ci ho messo la faccia, eh?! :)

mercoledì 21 novembre 2012

Siamo, anche se non lo vogliamo


"Siamo, anche se non lo vogliamo, schiavi del momento, dei suoi colori, delle sue forme, sudditi del cielo e della terra. Perfino colui che più si rintana in se stesso, disdegnando ciò che lo circonda, costui non si rintana nello stesso modo quando piove o quando il cielo è sereno. oscure mutazioni forse avvertite solo nell'intimo dei sentimenti astratti, si verificano perché piove o ha smesso di piovere, si avvertono senza che le avvertiamo, perché senza sentirlo abbiamo sentito il tempo.
Ognuno di noi è più di uno, è molti, è una prolissità di se stesso".

Fernando Pessoa



Fravola

 
Non si può scegliere il proprio destino ma si può andare a fondo del proprio desiderio. Anche in catene c'è per ciascuno di noi questo spazio libero che nessuno ci può togliere. Quello che conta è avere emozioni potenti, anche la sconfitta se sentita profondamente diventa una vittoria, quello che conta è sentire il miracolo di esistere.

(R.Benigni)
Come inizio non c'è male: da "fraelba" a "fravola", da una constatazione di luogo a un augurio malcelato.
Francesca viaggia si sposta, cambia, cresce, lascia un pezzetto di sè per fare spazio a quel  qualcosa di nuovo che verrà.
 Dagli entusiasmi "giovanili" di una donna  con una "fissa dimora" (l'isola d'Elba) in piena esplorazione di sè e di un  mondo  che le è sempre parso un "giardino incantato", ai pensieri più sussurrati, di una che, alla vigilia dei 40 anni, capisce che le maniche deve ancora iniziare a rimboccarsele e che la dimora in realtà non l'ha mai avuta. Del resto gitane si nasce e la vita ti da l'occasione di scoprirlo, a patto che tu le lasci le porte aperte.
Pensieri, letture, intuizioni che balenano nella notte, esperienze di vita e di lavoro, disordinatamente  mescolate in modo casuale e confuso (quando si dice: "di necessità virtù") ma anche espressioni artistiche, comunicazione, tanto social e new technologies, passando per la cucina e la trafelata esistenza di "una che è anche mamma di una ragazzina alle prese con le prime scperte pre-adolescenziali".
Un tentativo ragionato (ma anche no) per capire la strada percorsa fin qui e quella da imboccare, forte dell'esperienza ad oggi acquisita e di questo nuovo sguardo sul mondo.

Bentrovata, FRA: VOLA!